Oggi si celebra la Giornata Internazionale della Montagna, istituita nel 2003 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per far conoscere l’importanza delle montagne per il Pianeta, evidenziare le opportunità e le criticità dello sviluppo delle regioni montane e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della preservazione e della gestione sostenibile dei territori montani, intesi come sistemi economici, sociali, culturali e identitari unici.

Per l’anno 2023 la direzione della FAO-Mountain Partnership ha scelto come tema oggetto della celebrazione il “Ripristino degli ecosistemi montani”, nell’ambito dell’iniziativa del Decennio delle Nazioni Unite sul Ripristino degli Ecosistemi 2021-2030.

Gli ecosistemi di montagna hanno un ruolo cruciale per le persone e per il Pianeta, poichè ospitano numerose specie vegetali e animali, impediscono valanghe e frane, proteggono dall’erosione del suolo. La montagna presenta una biodiversità molto ricca – ospitando oltre l’85% delle specie di anfibi, uccelli e mammiferi – legata soprattutto alla presenza di numerose altitudini che creano condizioni di vita differenti, adatte a specie molto diverse fra loro.

Queste peculiari caratteristiche degli ecosistemi montani ci permettono di definire le montagne come “sentinelle dei cambiamenti”, poiché la biodiversità montana è messa seriamente a rischio a causa dell’intervento dell’uomo, dell’inquinamento atmosferico e del cambiamento climatico, tutti fattori che alterano il complesso e fragile equilibrio di questo habitat naturale. In merito agli effetti del riscaldamento globale sulle aree montuose, diversi studi evidenziano come le montagne si siano riscaldate dal 25 al 50% più velocemente della media globale dal 1950.