Fonti green: l’energia di domani

Ambiente Mare Italia - AMI Informa

29 Settembre 2022

Energia

Mai come in questo momento storico l’evoluzione del settore dell’energia è una priorità per tutti i maggiori sistemi economici globali. Le politiche di contrasto alla crisi ambientale e il recente conflitto in Ucraina hanno messo in luce le criticità europee del sistema di approvvigionamento energetico.

La riduzione delle emissioni è un punto centrale delle iniziative climatiche mondiali e questo comporta necessariamente la progressiva riduzione e il futuro abbandono di fonti energetiche fossili come petrolio, carbone e gas.

Il mondo della scienza ha trovato nelle energie rinnovabili la soluzione più sostenibile e percorribile nel breve periodo e i risultati sono già visibili.

Il conflitto in Ucraina ha costretto molti Governi a correre ai ripari aumentando gli impianti rinnovabili sui territori nazionali. Il think tank su clima ed energia “Ember” ha riscontrato come nel 2022 ci sia stato in tutta Europa un aumento medio del 28% di impianti fotovoltaici rispetto al 2021; e come l’energia solare sia arrivata a coprire il 15% dell’elettricità dell’UE. Gli aumenti, determinati da incentivi sui costi e iniziative specifiche dei governi, hanno permesso all’Europa di risparmiare circa 20 miliardi di metri cubi di gas, corrispondenti a 29 miliardi di euro.

L’Olanda questa estate ha generato circa un quarto della sua elettricità dal sole (23%), la percentuale più alta nella Ue. Seguono la Germania con il 19% e la Spagna con il 17%. L’Italia è quarta con il 15%, in aumento rispetto al 13,3% dell’estate 2021.

Le energie rinnovabili, oltre che uno strumento di innovazione verso società più sostenibili, sono in grado di essere uno strumento per arricchire un mercato del lavoro in difficoltà.

Un nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), in collaborazione con l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), ha messo in evidenza gli aumenti occupazionali legati al mondo delle energie green degli ultimi 2 anni.

Il direttore Generale dell’Ilo, Guy Ryder, afferma: “Al di là dei numeri, c’è una crescente attenzione alla qualità dei posti di lavoro e alle condizioni di lavoro nelle energie rinnovabili, per garantire un’occupazione dignitosa e produttiva”. Nel 2021, con il Mondo ancora impegnato nella lotta al Covid19, si era verificato un incremento dell’occupazione mondiale nel settore rinnovabile di circa 700mila posti di lavori, arrivando ad un totale di 12,7 milioni.

L’energia solare è il settore in più rapida crescita con 4,3 milioni di posti di lavoro e l’Asia il continente dove si concentrano due terzi dell’occupazione del settore. La Cina da sola rappresenta il 42% del totale mondiale, seguita da UE e Brasile con il 10% ciascuno, e da USA e India con il 7%.

“Il mio consiglio ai governi di tutto il mondo è di perseguire politiche industriali che incoraggino l’espansione di posti di lavoro dignitosi nelle energie rinnovabili in patria”, afferma il direttore generale di Irena, Francesco La Camera, spiegando che questo “rafforza l’affidabilità della catena di approvvigionamento e contribuisce a una maggiore sicurezza energetica”.