Giornata Mondiale dell’Ambiente 2023.

Ambiente Mare Italia - AMI Informa

5 Giugno 2023

Inquinamento

Il 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente promossa dal Programma delle Nazioni Unite (Unep), quest’anno dedicata alla lotta all’inquinamento da plastica sotto lo slogan #BeatPlasticPollution, con particolare attenzione alle azioni che governi, imprese e persone stanno mettendo in campo per affrontare l’inquinamento da plastica e passare a un’economia circolare. Secondo recenti stime dell’Unep il 79% di tutti i rifiuti plastici prodotti sino ad oggi si trova in discariche o abbandonato nell’ambiente, il 12% è stato incenerito e solo il 9% è stato riciclato.

Tutti uniti contro l’inquinamento da plastica.

Sabato scorso si è conclusa a Parigi la seconda sessione del Comitato Intergovernativo di Negoziazione (INC) per sviluppare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica, anche nell’ambiente marino.

Hanno partecipato alla sessione oltre 700 delegati provenienti da 169 Stati membri e oltre 900 osservatori di ONG – ospitati presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) a Parigi – per preparare una bozza zero dell’accordo in vista della prossima sessione che si terrà a Nairobi, in Kenya, a novembre.

“Il mondo chiede un accordo ampio, innovativo, inclusivo e trasparente, che si basi sulla scienza e apprenda dalle parti interessate e che garantisca il sostegno ai Paesi in via di sviluppo – ha affermato Inger Andersen, direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) – La plastica è stata l’opzione predefinita nel design per troppo tempo. È tempo di riprogettare i prodotti per utilizzare meno plastica, in particolare plastica non necessaria e problematica, per ridisegnare l’imballaggio e la spedizione dei prodotti per utilizzare meno plastica, per riprogettare sistemi e prodotti per il riutilizzo e la riciclabilità e per riprogettare il sistema più ampio per la giustizia “.

Uno dei più grandi flagelli ambientali del nostro tempo.

Secondo uno studio sulla “Produzione, utilizzo e destino di tutte le materie plastiche mai realizzate” pubblicato su Science Advances, nel 2050 avremo prodotto più di 25.000 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, di cui la maggior parte di provenienza domestica.

Secondo un altro studio sulla classificazione globale dei rifiuti oceanici pubblicato su Nature Sustainability, la plastica monouso originata dal consumo terrestre è di gran lunga l’elemento più frequente nei rifiuti marini su scala globale, costituendone l’80%.