L’Ambiente: il grande assente della campagna elettorale.
23 Settembre 2022
Politiche ambientali
Le proposte di AMI per i primi 100 giorni del nuovo Governo.
Ambiente Mare Italia – AMI, in vista delle prossime elezioni, invita tutte le forze politiche italiane ad agire e porre al centro dell’attività politica futura le politiche ambientali attive sempre più urgenti e necessarie.
La campagna elettorale che ci porterà alle elezioni di domenica prossima è stata breve e intensa, ma ha riguardato solo temi ideologici o di natura fiscale. Non vi è stato l’auspicato confronto sui temi energetici e climatici, sul dissesto idrogeologico e l’erosione costiera, sulla difesa della biodiversità e dei diritti degli animali, sul mare e i suoi ecosistemi, sulla perdita di suolo e sulla nostra agricoltura, sulla situazione dei nostri Parchi e riserve naturali e sull’urgente ampliamento delle Aree Marine Protette.
In un momento storico caratterizzato da guerra, povertà energetica, cambiamenti climatici devastanti, alluvioni, disastri naturali e siccità diffusa, l’Ambiente come tematica sul taccuino delle Istituzione deve sempre avere un ruolo fondamentale.
Ambiente Mare Italia-Ami ha da sempre la tutela ambientale, la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano e la formazione dei giovani, al centro delle proprie attività ed è per questo che in ragione dell’urgenza di un’evoluzione sostenibile del nostro sistema sociale ed economico che Ami propone al futuro Governo italiano una serie di iniziative.
Alcune delle proposte di Ambiente Mare Italia per i primi 100 giorni del nuovo Governo:
Istituzione del “Ministero del Mare”. L’Italia ha più di 7200 km di coste, minacciate in larga parte dal fenomeno dell’erosione costiera, e rappresenta a tutti gli effetti una piattaforma galleggiante in mezzo al mare. Il Ministero del Mare deve rappresentare il polo amministrativo di gestione e coordinamento di tutti gli interessi, le attività, le ricchezze del Mare e dei cittadini che da esso dipendono; una nuova governance in grado di mettere a sistema le molteplici funzioni che riguardano il nostro tesoro blu; una nuova governance in grado di creare un reale confronto con tutti gli operatori del mare, che faccia del trasporto marittimo, della pesca sostenibile, del turismo e della tutela e valorizzazione degli ecosistemi marini un motore dello sviluppo sostenibile italiano. Il Mare è un unico ecosistema complesso e tutte le declinazioni che ne derivano è bene che siano gestite congiuntamente nell’interesse della natura e dei cittadini.
Indipendenza energetica con aumento delle fonti rinnovabili e approvazione della legge sul clima. La guerra in Ucraina ha messo a nudo le fragilità europee sul tema dell’energia, mettendo in difficoltà molti sistemi economici che non hanno concrete alternative ai rifornimenti russi, come l’Italia.
L’abbandono di fonti fossili è un punto centrale nelle politiche ambientali globali e quanto prima possibile deve essere realizzato a favore di una crescita delle energie green più sostenibili.
Ambiente Mare Italia invita il prossimo Governo a valutare il tema della conversione energetica con maggiore serietà rispetto a quanto fatto fino ad oggi. Il ricorso all’idrogeno e all’energia nucleare per esempio necessita ancora di anni di studi e ricerche e dell’eventuale realizzazione di impianti sicuri e sostenibili.
Le energie rinnovabili sembrano ad oggi l’unica soluzione tangibile in campo energetico. L’Italia secondo gli esperti ha circa il 30% di energia prodotta da fonti rinnovabili con circa 9GW annuali prodotte. Secondo le politiche europee di riduzione delle emissioni, per raggiungere la neutralità climatica al 2050 e la diminuzione del 55% della Co2 prodotta, l’Italia dovrebbe riuscire a produrre circa 30GW annuali da fonti green. Il nuovo Governo deve cambiare passo.
Scuola e Ambiente. L’Ambiente all’interno dei programmi scolastici di educazione civica e il coinvolgimento dell’associazionismo ambientalista. Ambiente Mare Italia propone al nuovo Governo e al prossimo Ministero della Pubblica Istruzione, l’inserimento delle principali tematiche globali ed europee all’interno dei programmi scolastici della scuola dell’obbligo. Il New Green Deal europeo, il programma “Fit for 55”, le Agende Onu sono tutti temi che non possono essere tralasciati dal pubblico insegnamento e le Associazioni ambientaliste devono sempre più essere coinvolte in una responsabilità di formazione e di presenza costante nelle scuole di ogni ordine e grado.
Scuola e Ambiente. Istituzione della settimana green di impegno civile. Durante un’intera settimana i programmi scolastici, grazie anche alla collaborazione con Enti di ricerca nazionali, le Università e l’associazionismo ambientale, volgeranno lo sguardo verso una crescita della consapevolezza ecologica degli studenti. I programmi di formazione ambientale saranno corredati anche da giornate di impegno civile, con iniziative di intervento e monitoraggio ambientale.
Aree Marine Protette. L’Italia per la sua posizione geografica è la guardiana del Mediterraneo, mare che offre ricchezze fondamentali per la vita di milioni di persone. Le Aree Marine Protette rappresentano una concreta soluzione ai fattori che comportano il degrado delle nostre acque – pesca commerciale intensiva, ormeggi incuranti, trasporto marittimo, inquinamento da plastica e da idrocarburi e abbandono di attrezzature per la pesca – e garantiscono un sicuro rilancio turistico e zone di ripopolamento di tutte le specie ittiche, anche a vantaggio di una pesca sostenibile. Le politiche internazionali prevedono l’istituzione del 30% di zone di protezione delle acque così da mitigare le ingerenze umane. Siamo indietro e dobbiamo procedere subito.
Campagna nazionale di forestazione urbana. Le nostre città soffocano per l’innalzamento delle temperature, per l’edificazione selvaggia, per la mancanza di adeguate aree verdi nei nostri quartieri e per il cattivo stato delle specie arboree. Piantiamo alberi nelle nostre città e intorno alle nostre città e manteniamo in buono stato le aree verdi; realizziamo barriere verdi all’innalzamento delle temperature. Un piano nazionale di piantumazione urbana permetterà il ritorno degli impollinatori, l’abbassamento della temperatura, un minor utilizzo degli impianti di aria condizionata e un diverso rapporto tra Uomo e Natura proprio “sotto casa” per un’ecologia dei territori in cui viviamo e lavoriamo.
Consumo di suolo. Approvare la legge ed effettuare un censimento nazionale degli edifici e manufatti inutilizzati, abbandonati o non edificati completamente. L’Italia sta diventando il Paese degli scheletri edilizi. In troppe Regioni, soprattutto dell’Italia meridionale e insulare, immobili mai utilizzati o abbandonati da tempo, cantieri mai conclusi, immobili diroccati infestano l’Ambiente e il paesaggio. Veri e propri ecomostri, veri e propri abusi alla natura e al valore del territorio.
Ambiente Mare Italia propone l’Istituzione di un’anagrafe di tutti gli spazi utilizzabili per altri fini pubblici o da restituire all’agricoltura e alla natura e l’immediata legge sul consumo di suolo che l’Italia attende da oltre dieci anni.
Contrasto alla plastica. Immediata approvazione di una legge coraggiosa su un reale sistema di “vuoto a rendere”. Gli inidonei tentativi compiuti sulla strada del recupero delle bottiglie di plastica e dei packaging inquinanti dimostrano ancora una volta il fallimento delle politiche ambientali dei governi succedutisi negli ultimi anni. E’ inutile e dannoso all’immagine dello Stato attivare politiche di sollecitazione dei cittadini all’utilizzo consapevole della plastica e nel contempo agevolare la produzione selvaggia di packaging e bottiglie di plastica. L’Italia è rimasta uno dei pochi Paesi europei a non aver un piano di recupero delle bottiglie di plastica e degli altri packaging con il sistema del “vuoto a rendere”. E’ urgente procedere con coraggio. Il Governo dovrà anche essere in grado di sostenere la ricerca di materiali alternativi alla plastica e meno inquinanti e quelle aziende che vorranno convertire la propria produzione.
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