Orsi polari e riscaldamento globale. In meno di 80 anni potrebbero estinguersi.
27 Febbraio 2023
Clima
Oggi 27 febbraio si celebra la Giornata Mondiale dell’Orso Polare, il più grande carnivoro terrestre del Pianeta, destinato purtroppo a un rapido declino che potrebbe portare alla scomparsa di tutti gli esemplari presenti sulla Terra entro il 2100.
Il ritiro delle calotte polari, causato principalmente dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento ambientale, costringe gli orsi polari a percorrere distanze sempre maggiori alla ricerca del cibo necessario ai loro bisogni energetici.
Orso polare a rischio sopravvivenza.
Gli orsi dipendono dal ghiaccio marino per poter cacciare, spostarsi e riprodursi. L’habitat degli orsi sta scomparendo a un ritmo allarmante, con l’estremo nord del Pianeta che si riscalda fino a quattro volte più velocemente del resto del mondo. Il ghiaccio marino è sempre più sottile, si scioglie prima in primavera e si congela più tardi in autunno.
Animali affamati, malati e magri.
Questa crescente difficoltà a procacciarsi abbastanza cibo e il maggior dispendio di energie per cercarlo sottopone gli animali a un forte stress, alla denutrizione, alla difficoltà di nutrire i cuccioli e ad un inevitabile declino dei tassi di sopravvivenza, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change.
“Con elevate emissioni di gas serra, la riproduzione e la sopravvivenza in forte calo metteranno a repentaglio la persistenza di tutte le sottopopolazioni artiche tranne poche entro il 2100 – dichiarano i ricercatori dell’Università di Toronto in Ontario, Canada – Una moderata mitigazione delle emissioni prolungherà la persistenza, ma è improbabile che impedisca l’estirpazione di alcune sottopopolazioni entro questo secolo”.