Ossigeno “oscuro”. Un tesoro da difendere.

Ambiente Mare Italia - AMI Informa

6 Agosto 2024

Ambiente

I noduli polimetallici, agglomerati di minerali preziosi come litio, rame, cobalto, manganese e nichel, disseminati nei fondali oceanici a 4mila metri di profondità, producono il cosiddetto “ossigeno oscuro“, secondo una ricerca degli scienziati della Scottish Association for Marine Science pubblicata sulle pagine di Nature Geoscience.

I ricercatori hanno scoperto che negli abissi marini esiste una fonte di produzione di ossigeno alternativa rispetto alla fotosintesi, rappresentata dall’elettrolisi. I noduli polimetallici generano una debole corrente elettrica, circa 1 volt ciascuno, che scinde le molecole di acqua in idrogeno e ossigeno, che viene così liberato nei fondali oceanici.

In attesa di nuovi studi scientifici che possano approfondire questa importante scoperta, risulta ancora più importante proteggere questi ecosistemi unici e preziosi dalla controversa pratica del deep sea mining, ovvero l’estrazione mineraria in acque profonde.