Riscaldamento globale. In Europa è già allarme siccità.

Ambiente Mare Italia - AMI Informa

10 Marzo 2023

Clima

Il 2022 è stato il secondo anno più caldo mai registrato in Europa e l’estate 2022 è stata la più calda in Europa, mentre a livello globale è stato il quinto anno più caldo, secondo i dati diffusi dal Copernicus Climate Change Service dell’Unione europea gestito dall’ECMWF.

Negli ultimi 30 anni le temperature in Europa sono aumentate di oltre il doppio della media globale, le più alte di qualsiasi altro continente del mondo, secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO).

I persistenti bassi livelli di precipitazioni associati ad alte temperature, cieli sereni e terreni asciutti hanno portato a diffuse condizioni di siccità e a un aumento del pericolo di incendio. Tali eventi estremi hanno avuto gravi ripercussioni sull’agricoltura, sul trasporto fluviale e sulla gestione dell’energia in vaste regioni europee. 

Tra il 6% ed il 15% della popolazione del nostro Paese vive ormai in territori esposti ad una siccità severa o estrema, secondo i recenti dati forniti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). “E’ lecito ritenere che per almeno tre milioni e mezzo di italiani l’acqua dal rubinetto non può più essere data per scontata“, ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione nazionale dei consorzi di bacino (Anbi), commentando i dati del CNR.

“In Italia – ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – abbiamo una dispersione idrica enorme, arriva al 40% sul piano nazionale con punte anche del 50%, quindi ovviamente gli effetti del cambiamento climatico, al di là delle ragioni che lo producono, stanno incidendo in maniera devastante su alcuni settori, tra cui quello dell’agricoltura che usa il 53% dell’acqua disponibile ed è uno dei più colpiti”.

L’Italia riutilizza solo il 5% delle acque reflue depurate.

L’Italia sfrutta solo per il 5% dei 9 miliardi di metri cubi di acque reflue depurate ogni anno, appena 475 milioni di metri cubi, secondo quanto emerso dall’indagine “Il riutilizzo delle acque reflue in Italia” realizzata da Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche. Un paradosso tutto italiano se consideriamo che sul nostro territorio sono attivi 18.140 impianti di depurazione.

L’applicazione all’acqua dei principi dell’economia circolare potrebbe rappresentare una risorsa preziosa soprattutto per il settore agricolo, che è il maggiore utilizzatore di acqua, con consumi di 11,9 miliardi di metri cubi destinati all’irrigazione dei terreni e alla zootecnia (fonte Confartigianato).

L’Italia è tra i paesi europei che fanno maggiormente ricorso all’irrigazione ed è seconda in termini di superficie irrigata (escludendo colture protette e orti familiari) solo alla Spagna, con più di 2,4 milioni di ettari, mentre la Spagna ne irriga circa 3 milioni (fonte Istat).

Il regolamento europeo 2020/741 prevede il riuso delle acque da parte degli Stati membri a partire dal giugno del 2023, quindi l’Italia ha l’opportunità di adeguare il proprio sistema fognario e depurativo per ottimizzare il recupero delle perdite nei sistemi idropotabili e regolamentare i deflussi con grandi o piccoli invasi, rispondendo in maniera strutturale ai periodi siccitosi che ogni anni ci troviamo a dover affrontare.

Il cambiamento parte da noi.

La siccità, i cambiamenti climatici, le dispersioni nelle reti di distribuzione, l’aumento della domanda e gli sprechi sono problemi che non coinvolgono più esclusivamente il settore agricolo, ma riguardano tutti noi. L’acqua è una risorsa preziosa e nello stesso tempo esauribile, per questo è fondamentale non sprecare l’acqua che utilizziamo in casa e quella che utilizziamo fuori dalle mura domestiche

Utilizzando più acqua di quella che naturalmente viene ricaricata nelle riserve idriche rischiamo di andare in deficit idrico. I nostri comportamenti quotidiani contribuiscono ad evitare sprechi e a preservare questa importante risorsa, goccia dopo goccia, partendo proprio dalla nostra casa. Adottiamo tutti buone pratiche, abitudini e stili di vita legati alla sostenibilità ambientale per diminuire lo spreco d’acqua!