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Ambasciatori del Mare: cittadini scienziati al lavoro!

1 Marzo 2023

A gennaio è ufficialmente partito il progetto di Citizen Science promosso da Ambiente Mare Italia e sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.

I primi percorsi formativi sono partiti a febbraio e sono stati tenuti da Filippo Fratini, esperto di Ambiente Mare Italia, Naturalista, Biologo Marino, Guida Subacquea e Divulgatore Scientifico.

Filippo ci ha spiegato che la “Citizen Science” è nata negli anni ’90, ma che si è sviluppata soprattutto negli ultimi anni grazie all’utilizzo dei social e delle app, che permettono in tempo reale di condividere notizie e immagini di avvistamenti di animali o piante rare, particolari o non autoctone.

Si tratta di uno strumento preziosissimo per gli scienziati, poiché grazie alle numerose segnalazioni delle persone è possibile registrare ed elaborare una quantità enorme di dati, che uno scienziato da solo non potrebbe raccogliere.

Filippo ci ha raccontato anche delle sue numerose esperienze personali e professionali di avvistamenti di animali marini curiosi, rari o poco conosciuti, soffermandosi sull’all’importanza delle segnalazioni nei casi di piante o animali presenti sul nostro territorio di cui gli scienziati sanno ancora troppo poco, come ad esempio i cavallucci marini o i pesci pappagallo.

Il progetto prevede una serie di percorsi formativi realizzati da Ambiente Mare Italia sia online che in presenza, che promuovono la partecipazione attiva dei cittadini in programmi e iniziative di tutela della biodiversità marina dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento e di conservazione e valorizzazione degli ecosistemi marini e terrestri. Tutti i partecipanti alla formazione riceveranno un attestato di partecipazione come AMI Ambassador, testimone del cambiamento ecologico grazie ai programmi di formazione, informazione e preparazione personale di Ambiente Mare Italia.

I formatori di Ambiente Mare Italia, specializzati in biologia marina, esperti del Mare e divulgatori scientifici, forniscono ai partecipanti, volontari dell’Associazione e semplici cittadini, conoscenze teoriche e tecniche per avviare un’attività di sensibilizzazione, monitoraggio e intervento ambientale sulle coste e i fondali del proprio territorio al fine di tutelare, grazie agli strumenti della Citizen Science, la biodiversità marina.

Tutti coloro che sono interessati – cittadini, studenti, insegnanti, guide, escursionisti, divers, surfisti e velisti e tanti altri – possono iscriversi sul sito e partecipare alla fase di formazione, per poi attivarsi con azioni di pulizia e monitoraggio, con la segnalazione di animali in pericolo e l’avvistamento di specie marine come cetacei e tartarughe, piante marine come la Posidonia Oceanica e specie aliene invasive.

Ambiente Mare Italia, grazie alle segnalazioni raccolte con strumenti di Citizen Science, potrà contattare gli organi competenti, intervenire sulle specie marine in pericolo, rimuovere immediatamente i rifiuti pericolosi come reti da pesca e plastica, in collaborazione con la sua rete di subacquei e diportisti, e segnalare la presenza di forme di inquinamento da idrocarburi.

Il progetto si pone l’obiettivo di far conoscere ai partecipanti le diverse specie marine che popolano il Mar Mediterraneo, il ruolo di tali specie all’interno del nostro ecosistema, le maggiori minacce per la biodiversità, il rapporto tra i cambiamenti climatici e il Mare, tutti gli strumenti che la cittadinanza può utilizzare per segnalare eventuali avvistamenti di specie marine e come portare avanti azioni di intervento ambientale contro l’inquinamento.

Proteggiamo il nostro Mare dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici.

Fonti scientifiche dimostrano che le emissioni di gas serra provenienti dalle attività umane sono responsabili del riscaldamento globale. A causa dell’impatto antropico il Mare è in pericolo e ogni anno oltre 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono negli oceani, 53 mila tonnellate solo nel Mar Mediterraneo, causando la distruzione dell’ecosistema marino.

Proteggere la vita sott’acqua è l’obiettivo 14 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU e oggi siamo chiamati, anche nel nostro Paese, a raggiungere questo traguardo.

La biodiversità marina in Italia, nonostante la grande ricchezza naturale e i circa 8 mila chilometri di coste, è a rischio. Le 29 Aree Marine Protette e i 2 parchi sommersi proteggono solo circa 228 mila ettari di Mare e 700 chilometri di coste.

Oggi il Mediterraneo è tra i bacini che si stanno scaldando più velocemente sul Pianeta. Comunità di ricercatori sottolineano come il Mediterraneo stia vivendo una serie di cambiamenti legati al modificarsi dell’habitat marino, anche a causa del riscaldamento globale.

In alcune aree del nostro paese le specie tradizionali della pesca diminuiscono, mentre subentrano specie non autoctone che hanno spesso un effetto negativo sull’ecosistema. Il processo di tropicalizzazione è in fase avanzata nella parte più calda del bacino, il Mediterraneo orientale, dove è sempre più facile trovare specie invasive tropicali.