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Siracusa. I futuri professionisti del mare ripuliscono i fondali.

2 Novembre 2024

Ieri a Capo Ognina, Siracusa, un gruppo di sub volontari di Ambiente Mare Italia – AMI ha ripulito da rifiuti di plastica e non solo un tratto di fondale marino ricoperto da una preziosa prateria di Posidonia oceanica, una delle piante più importanti e diffuse sui fondali del Mediterraneo.

I giovani sub impegnati in un corso di alta formazione per Operatore Tecnico Subacqueo (OTS) – i futuri professionisti del mare che operano generalmente in shore ovvero in ambiti portuali – hanno potuto monitorare lo stato del fondale marino lungo il tratto di costa di Ognina, verificando la presenza di rifiuti adagiati sul fondo del mare.

“Al termine delle attività formative – ha dichiarato Vincenzo Gionfrida, Referente Territoriale della Delegazione AMI Siracusa e Istruttore della Scuola di formazione subacquea Bluschool – era prevista in collaborazione con Ambiente Mare Italia – AMI e i suoi volontari subacquei un’attività di pulizia dei fondali lungo questo bellissimo tratto di mare e costa”.

L’intervento dei volontari subacquei ha permesso di rimuovere dal fondale marino numerosi rifiuti di plastica, soprattutto bottiglie e reti da pesca, intrappolati tra le foglie di Posidonia oceanica.

Ringraziamo questi ragazzi particolarmente sensibili al problema dell’inquinamento ambientale per il forte segnale che ci hanno voluto dare prendendosi cura, al termine di una dura giornata di formazione, del proprio mare e della bellezza e ricchezza dei suoi ecosistemi.

Le praterie di Posidonia oceanica in Sicilia.

Lo stato di qualità delle praterie di Posidonia oceanica in Sicilia risulta generalmente buono, secondo l’unità operativa di Arpa Sicilia che si occupa dello studio degli ambienti marini.

La pianta si sviluppa in praterie sottomarine all’interno delle quali vivono molti organismi animali e vegetali, che nella prateria trovano nutrimento e protezione. Esercita inoltre una notevole azione nella protezione della linea di costa dall’erosione, nonché nella stabilizzazione del fondale marino.

La Posidonia oceanica è considerata un polmone blu del nostro mare, poiché produce circa 20 litri di ossigeno al giorno ogni metro quadrato di prateria, e un buon bioindicatore della qualità delle acque marine e costiere del Mar Mediterraneo.