Sostenibilità, sensibilizzazione, salvaguardia e scienza sono le quattro "S" contro l'inquinamento da plastica, una delle sfide più impegnative del nostro tempo.
Ridurre la dispersione di plastica nell'ambiente del 96% entro il 2040 è un obiettivo ambizioso ma possibile da realizzare, che richiede necessariamente politiche globali complete che affrontino l'intero ciclo di vita della plastica, secondo il nuovo rapporto dell'OCSE Policy Scenarios for Eliminating Plastic Pollution by 2040.
Il 12 settembre si celebra il No Plastic Bag Day per sensibilizzare le persone sull'impatto ambientale di sacchetti e imballaggi di plastica e salvaguardare gli oceani e gli animali marini.
I fondali oceanici contengono dai 3 agli 11 milioni di tonnellate di plastica distribuita in particolare attorno ai continenti, in prossimità degli insediamenti umani, secondo uno studio condotto dall’Agenzia scientifica nazionale dell’Australia (Ciro) in collaborazione con l’università di Toronto, in Canada.
L'8 luglio ricorre la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, istituita nel 2014 per aumentare la consapevolezza sullo stato di salute del Mare Nostrum e sui pericoli che lo minacciano.
Il 2 giugno a Parigi si è conclusa la seconda riunione del Comitato Intergovernativo di Negoziazione (INC) delle Nazioni Unite, che porterà i leader mondiali a definire entro il 2024 un Trattato globale sulla plastica. Si tratta di uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sull'inquinamento da plastica, anche nell'ambiente marino, basato su un approccio globale, che affronta l'intero ciclo di vita del materiale plastico.