Una transizione green più pragmatica, proporzionata e realistica.

Ambiente Mare Italia - AMI Informa

27 Settembre 2023

Politiche ambientali

Sono queste le parole utilizzate dal premier britannico Rishi Sunak per annunciare l’intenzione di posticipare di cinque anni le scadenze della transizione energetica nel Regno Unito, rinviando al 2035 il divieto di vendita di nuove automobili diesel e benzina, l’eliminazione delle caldaie a gas, l’imposizione di misure per ridurre il consumo di carne, l’introduzione di nuove tasse per scoraggiare i voli e di nuove normative sull’efficienza energetica per i proprietari di case o gli affittuari.

Durante il discorso sulla revisione degli impegni sul clima, il primo ministro inglese ha ribadito l’intenzione di voler raggiungere il target di emissioni zero entro il 2050, ma di volerlo fare “in modo più realistico” e soprattutto attraverso un “dibattito nazionale” per informare in maniera adeguata i cittadini sui costi e i sacrifici necessari per la sua realizzazione e “senza penalizzare lavoratori e consumatori”.

I cambiamenti climatici e il degrado ambientale sono una minaccia enorme per l’Unione europea e per il mondo.  L’Unione europea è attualmente impegnata in una profonda e ambiziosa transizione ecologica per realizzare nei prossimi decenni la neutralità climatica, la sostenibilità e il benessere dei suoi cittadini. Tuttavia, non va trascurata l’importanza e la necessità dell’implementazione di politiche di mitigazione in tutti i maggiori Paesi del Pianeta sia per evitare effettivamente i danni derivanti dall’inquinamento ambientale, sia per evitare penalizzazioni competitive dei Paesi più avanzati nel campo della lotta ai cambiamenti climatici, sia per offrire soluzioni di mitigazione a basso costo ai Paesi più sviluppati.

La transizione ecologica deve necessariamente rappresentare una sfida globale per essere davvero efficace, deve essere realistica e non ideologica, ma soprattutto deve risolvere alla base il problema dell’impatto antropico sull’ambiente e non spostarlo dai Paesi più ricchi a quelli più poveri del mondo.