La Regina Viarum diventa Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
31 Luglio 2024
Territorio e cultura
Il 27 luglio scorso, la Via Appia è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO durante la 46a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, in corso di svolgimento a New Delhi in India. L’Italia raggiunge così il 60° sito iscritto nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, della quale continua a detenere il primato.
Il sito comprende il tracciato stradale e una serie di manufatti funzionali alla viabilità dell’epoca o strettamente legati ad essa: opere ingegneristiche necessarie alla realizzazione della via, infrastrutture di servizio, insediamenti, monumenti funebri, luoghi di culto, evidenze monumentali, porti e approdi, centuriazioni, elementi scultorei ed epigrafi, che costituiscono espressioni tangibili della storia e delle tradizioni riferite al lungo e ininterrotto uso della antica via, da millenni luogo della memoria e crocevia di culture.
Lunga più di 800 chilometri, la Via Appia è la più antica e importante delle grandi strade costruite dagli antichi romani tra il 312 a.C. e il IV secolo d.C.. Originariamente concepita come strada strategica per la conquista militare, avanzando verso l’Oriente e l’Asia Minore, la Via Appia permise alle città che collegava di crescere e di far emergere nuovi insediamenti, facilitando la produzione agricola e il commercio.
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