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In fondo al Mare… Attività di intervento ambientale subacqueo

11 Luglio 2022

Rimossi dai fondali secchi di plastica, una batteria auto e plastiche monouso.

Il 10 luglio grazie alla collaborazione con Paolo Palladino, Presidente dell’Associazione Italiana Sicurezza Ambientale AISA – Nucleo Nazionale Sommozzatori e al nostro delegato sul territorio, Enzo Valente, si è tenuta l’operazione “In fondo al Mare”, un’attività di intervento ambientale subacqueo realizzata da AMI in collaborazione con AISA, la Sailing Enzo Sport e patrocinata dal Comune di Cirò Marina, con l’obiettivo di ripulire i fondali marini e contribuire al miglioramento degli ecosistemi.

Paolo Palladino, Presidente di AISA insieme ad un volontario di AMI.
Il Racconto di Paolo Palladino, Presidente di AISA e amico di AMI

“Ieri abbiamo portato a termine con successo un’importante Attività Subacquea Ambientale nel Mar Jonio settentrionale della Calabria in cooperazione con i volontari sul territorio di Ambiente Mare Italia – AMI. Già dalla precedente ricognizione subacquea avevamo apprezzato un fondale al quanto integro – continua Palladino – “con pochi rifiuti e materiali plastici, quindi ci complimentiamo davvero con la Cittadinanza di Cirò Marina Kr. L’area sommersa di ricerca dei rifiuti era vastissima e impegnativa non certo per le batimetrie in quanto abbiamo operato a profondità variabili da -9mt a -5mt, ma in quanto la ricerca dei rifiuti protratta per due ore si è svolta su un fondale molto articolato ed irregolare costituito dal Bach Roch e quindi la difficoltà era disincastrare dalle rocce i rifiuti ingombranti come vecchie nasse e reti abbandonate”.

Durante l’intervento è stato effettuato il recupero di una batteria d’auto (rifiuto altamente inquinante) e nell’immediato sotto costa sono stati rinvenuti alcuni secchi di plastica riempiti di cemento, sicuramente utilizzati come corpi morti per delimitare la zona di balneazione sicura e successivamente abbandonati sul fondo. Una pratica da vietare in quanto causa la dispersione di micro-plastiche.

Oggi il Mar Mediterraneo è ampiamente sfruttato e spesso i fondali marini celano accumuli di rifiuti di plastica. Uno studio a cura dell’Istituto di Oceanografica del Centro Ellenico per la Ricerca Marina ha stimato un carico annuo di più 17mila tonnellate di rifiuti di plastica, di cui quasi 4mila galleggianti. Secondo i ricercatori, “l’84% dei rifiuti stimati finisce sulle spiagge e il restante 16% finisce nella colonna d’acqua o nel fondo del mare”. Un’altra importante minaccia per il Mare Mediterraneo sono le reti da pesca abbandonate, dette “reti fantasma”, questi oggetti disperdono nell’ambiente le microplastiche (piccolissime particelle di plastica). Inoltre, le “reti fantasma” sono un pericolo per tante specie come: tartarughe, uccelli e mammiferi marini.

Ambiente Mare Italia – AMI grazie al progetto “Natura Mia” compie attività di tutela e conservazione degli ecosistemi coinvolgendo i cittadini, i volontari e le altre associazioni, grazie al contributo di esperti, ricercatori e scienziati.

Ringraziamo Paolo Palladino, Presidente di AISA, Enzo Valente, referente di AMI sul territorio, il Consigliere Andrea Mistretta e la Consigliera Francesca Larocca e tutta l’amministrazione comunale per aver lavorato con noi, contribuendo al miglioramento del nostro ecosistema marino.

Ringraziamo anche il subacqueo Vittorio Papaianni, memoria storica dei fondali della zona e gli armatori Domenico Facente, Pietro La Rosa e la famiglia Carelli che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento.